Il 22 e 23 novembre 2018 abbiamo avuto il piacere di partecipare all’evento
FLEBOLOGIA EMODINAMICA AVANZATA: L’esperienza di nuove metodologie per una più accurata diagnosi orientata ad una terapia più efficace, patrocinato dalla Scuola di Specializzazione in Chirurgia Vascolare dell’Università di Napoli Federico II – coordinatore prof. Marcello Umberto Bracale.
“Negli ultimi decenni, grazie agli studi di Claude Franceschi, abbiamo assistito all’avvio di una grande rivoluzione nel modo di affrontare le malattie venose con i progressi ottenuti nella conoscenza dei meccanismi fisiopatologici che portano alle manifestazioni patologiche tipiche delle insufficienze venose.
Il progresso tecnologico ha permesso grazie all’uso del doppler ad onda continua dalla fine degli anni 60 e dell’Ecocolordoppler dagli anni 80, ha consentito una crescita esponenziale delle conoscenze e consentito di capire meglio la fisiopatologia venosa, rivalutando le esperienze pionieristiche frutto della intuizione e della esperienza di Friedrich Trendelenburg e di Georg Perthes.
Si è passati dalla fase dell’accrescimento delle conoscenze con comprensione dei meccanismi fisiopatologici delle insufficienze venose, alla elaborazione di strategie terapeutiche emodinamiche conservative rispettose del patrimonio safenico e finalizzate alla conservazione delle capacità di drenaggio dei tessuti, avendo di seguito la positiva verifica scientifica di rigorosi studi randomizzati eseguiti secondo le regole della medicina della evidenza.
Lo sviluppo di queste conoscenze, basate sull’emodinamica, hanno portato ad un approccio alle patologie conseguenti all’insufficienza venosa che ricerca e distingue le cause dagli effetti, in una interdipendenza tra emodinamica, fisiopatologia, diagnostica e cura. Le nuove conoscenze disponibili e l’evoluzione degli strumenti a disposizione aiutano certamente il lavoro del medico ma lo impegnano anche nella responsabilità di addivenire ad una diagnosi più accurata e dettagliata a supporto di una proposta e di una scelta terapeutica più efficace.
La diagnostica emodinamica con Ecocolordoppler è diventata quindi il mezzo imprescindibile per leggere e valutare con precisione il comportamento normale e patologico del sistema venoso, e per realizzare una mappatura cartografica che consenta una proposta terapeutica “ad personam”.
La capacità di usare al meglio gli strumenti messi a disposizione della tecnologia dipende dalla conoscenza di chi le usa, ed in questo caso, dalla profonda conoscenza delle basi fisiopatologiche, e pertanto della emodinamica.
Questo corso nasce da esperienze ultradecennali di buona pratica e di successo diagnostico e terapeutico.
Partendo dalle più avanzate nozioni di emodinamica e fisiopatologia del sistema venoso, si propone un approfondimento della conoscenza dell’indagine Ecocolordoppler finalizzata alla stesura della cartografia emodinamica, strumento indispensabile per approntare poi la strategia terapeutica più coerente, consapevole ed efficace possibile.
Il corso, perfezionando le indicazioni sulla diagnostica Ecocolordoppler risulterà utile non solo a chi si vuole avvicinare ai trattamenti emodinamici ma anche a chi ritiene più opportuno terapie non conservative al fine di evitare comunque errori terapeutici o effettuare trattamenti più mirati e meno demolitivi.”