L’Imaging 3D della spalla, dall’anatomia alla protesi

L’Imaging 3D della spalla, dall’anatomia alla protesi

Il giorno venerdì 8 marzo 2019 a partire dalle ore 8.45 il convegno “L’Imaging 3D della spalla, dall’anatomia alla protesi”.

Evento accreditato per tsrm, medici e fisioterapisti, si svolgerà presso la clinica ‘Mediterranea’ .

“Il complesso articolare della spalla è sede di importanti e molto frequenti quadri fisiopatologici che comprendono la spalla traumatica, la spalla degenerativa e la spalla instabile. Per un corretto trattamento è fondamentale individuare e richiedere al paziente il più corretto esame diagnostico.

Il formidabile sviluppo e perfezionamento delle modalità di imaging ha fornito un importante contributo allo studio delle patologie della spalla, consentendo di formulare una diagnosi con buona accuratezza e di pianificare il più corretto iter  terapeutico.

Inoltre, è di fondamentale importanza il continuo confronto tra il radiologo e l’ortopedico, tra l’esame clinico e quello strumentale.

Purtroppo attualmente si utilizzano tecniche di valutazione basate su calcoli e metodologie bidimensionali mentre il difetto o danno osseo è per sua natura tridimensionale .

Inoltre le attuali procedure di calcolo bidimensionale sono affette da elevata manualità e interpretazione personale che devono e possono essere superate adottando quantificazioni 3D.

Nel convegno verrà dato ampio spazio ai software 3D e a questa nuova metodologia di diagnosi evidenziando da un lato i vantaggi in termini di velocità e qualità con cui si possono ottenere i risultati e dall’altro le possibilità di utilizzo nel campo della realtà virtuale.”

FLEBOLOGIA EMODINAMICA AVANZATA

Il 22 e 23 novembre 2018 abbiamo avuto il piacere di partecipare all’evento

FLEBOLOGIA EMODINAMICA AVANZATA: L’esperienza di nuove metodologie per una più accurata diagnosi orientata ad una terapia più efficace, patrocinato dalla Scuola di Specializzazione in Chirurgia Vascolare dell’Università di Napoli Federico II – coordinatore prof. Marcello Umberto Bracale.

 

“Negli ultimi decenni, grazie agli studi di Claude Franceschi, abbiamo assistito all’avvio di una grande rivoluzione nel modo di affrontare le malattie venose con i progressi ottenuti nella conoscenza dei meccanismi fisiopatologici che portano alle manifestazioni patologiche tipiche delle insufficienze venose.

Il progresso tecnologico ha permesso grazie all’uso del doppler ad onda continua dalla fine degli anni 60 e dell’Ecocolordoppler dagli anni 80, ha consentito una crescita esponenziale delle conoscenze e consentito di capire meglio la fisiopatologia venosa, rivalutando le esperienze pionieristiche frutto della intuizione e della esperienza di Friedrich Trendelenburg e di Georg Perthes.

Si è passati dalla fase dell’accrescimento delle conoscenze con comprensione dei meccanismi fisiopatologici delle insufficienze venose, alla elaborazione di strategie terapeutiche emodinamiche conservative rispettose del patrimonio safenico e finalizzate alla conservazione delle capacità di drenaggio dei tessuti, avendo di seguito la positiva verifica scientifica di rigorosi studi randomizzati eseguiti secondo le regole della medicina della evidenza.

Lo sviluppo di queste conoscenze, basate sull’emodinamica, hanno portato ad un approccio alle patologie conseguenti all’insufficienza venosa che ricerca e distingue le cause dagli effetti, in una interdipendenza tra emodinamica, fisiopatologia, diagnostica e cura. Le nuove conoscenze disponibili e l’evoluzione degli strumenti a disposizione aiutano certamente il lavoro del medico ma lo impegnano anche nella responsabilità di addivenire ad una diagnosi più accurata e dettagliata a supporto di una proposta e di una scelta terapeutica più efficace.

La diagnostica emodinamica con Ecocolordoppler è diventata quindi il mezzo imprescindibile per leggere e valutare con precisione il comportamento normale e patologico del sistema venoso, e per realizzare una mappatura cartografica che consenta una proposta terapeutica “ad personam”.

La capacità di usare al meglio gli strumenti messi a disposizione della tecnologia dipende dalla conoscenza di chi le usa, ed in questo caso, dalla profonda conoscenza delle basi fisiopatologiche, e pertanto della emodinamica.
Questo corso nasce da esperienze ultradecennali di buona pratica e di successo diagnostico e terapeutico.

Partendo dalle più avanzate nozioni di emodinamica e fisiopatologia del sistema venoso, si propone un approfondimento della conoscenza dell’indagine Ecocolordoppler finalizzata alla stesura della cartografia emodinamica, strumento indispensabile per approntare poi la strategia terapeutica più coerente, consapevole ed efficace possibile.

Il corso, perfezionando le indicazioni sulla diagnostica Ecocolordoppler risulterà utile non solo a chi si vuole avvicinare ai trattamenti emodinamici ma anche a chi ritiene più opportuno terapie non conservative al fine di evitare comunque errori terapeutici o effettuare trattamenti più mirati e meno demolitivi.”

Governare il diabete – 16 Novembre 2018

Il 16 Novembre, a un giorno dalla giornata mondiale del diabete Ortocenter – Ortopedia Napoli scende in acqua per un progetto realizzato dalla Lega Navale Italiana sezione di Napoli, dalla Associazione Napoletana Diabetici ADIFII Onlus e dalla Associazione Medici Diabetologi: GOVERNARE IL DIABETE.

“Avviando i giovani diabetici allo sport della vela si tenterà di stimolare l’autonomia e di far loro scoprire delle utili similitudini tra il governo della barca a vela e la gestione del diabete.

Governare il diabete (la barca a vela non si guida, ma si governa) è quindi un progetto che intende trasmettere ai ragazzi diabetici la passione per uno sport che può aiutarli a gestire meglio i loro problemi di salute.”

Nel corso della giornata saranno organizzate lezioni sull’utilizzo delle più moderne tecnologie di ausilio ai diabetici, lezioni di pronto intervento a bordo per gli istruttori in caso di malessere diabetico degli allievi, tutte tenute da medici della Società Italiana di Diabetologia e dall’Associazione Medici Diabetologi”

 

 

 

 

 

 

PATOLOGIE DA SPORT NELL’ARTO SUPERIORE

Il giorno 8 Giugno 2018 Ortocenter di Zungri Annamaria vi aspetta al convegno “Patologie da Sport nell’arto Superiore” presso il Complesso Monumentale Villa Doria d’Angri, per discutere di sport e ortopedia con professionisti e sportivi da ogni parte del mondo. “Ortopedia e sport: un binomio da sempre estremamente importante per i medici e per gli atleti. Il continuo miglioramento delle “perfomance” atletiche, in tutte le discipline sportive, sottopone l’apparato locomotore a carichi di lavoro sempre più usuranti, con inevitabili ripercussioni su tutte le diverse componenti articolari. Alla vigilia dell’anno delle Universiadi, importante appuntamento sportivo nel quale confluiranno a Napoli squadre di atleti di ogni parte del mondo con i rispettivi staff medici, mi è sembrato interessante organizzare un convegno per focalizzare l’attenzione non sulle lesioni traumatiche ma su tutte quelle patologie che trovano proprio nella ripetizione del gesto atletico il loro momento etiopatogenetico, affliggendo, in misura diversa, le varie categorie di sportivi. Il trattamento di una patologia sportiva deve necessariamente prevedere un lavoro di “equipe” in cui il confronto tra le diverse figure professionali è assolutamente imprescindibile per un giusto approccio verso il paziente-atleta. Questo il motivo per un aggiornamento interdisciplinare, dal medico dello sport all’ortopedico, dal fisioterapista al preparatore atletico, affinché il lavoro congiunto di ognuno porti ad una corretta e quanto più rapida ripresa dell’attività agonistica. Con l’auspicio che gli argomenti in discussione incontrino il vostro interesse, Vi aspetto numerosi a Napoli” Il programma del convegno